
Il Fondo Litti Giulia è composto da materiali databili dal 1977 al 1982 con qualche eccezione. E’ una raccolta di documenti e riviste di una giovanissima studentessa, liceale , a Brindisi e poi una studente/lavoratrice universitaria che per pagarsi la retta non disdegna di lavorare in complessi alberghieri del Nord, durante i periodi di vacanze estive, ma che è sempre pronta a lanciarsi nelle battaglie per i diritti civili e sociali del tempo.
Il fondo si compone di tre tipologie di materiali:
a) volantini e materiale autoprodotto da gruppi politici e associazioni comprese quelle femministe e antinucleari.
b) raccolta di riviste di movimento ed in particolare alcuni numeri di Lotta Continua, e del giornale anarchico Umanità Nova, che trattano la preparazione e lo svolgimento del convegno sulla repressione a Bologna del settembre 1977
c) ritagli di giornale e un documento prodotto da Rifondazione Comunista sulla figura di Gennaro Conte , partigiano di origine di Ceglie Messapica e noto uomo politico.
L’esame dei documenti da l’immagine dell’attività, degli interessi e delle sensibilità che si maturano in quel particolare periodo di fine anni 70 , inizio anni 80,nel cuore e nella mente di una giovane militante.
Interessanti per la storia dei movimenti femministi locali ,i volantini di gruppi femministi di Sandonaci, Brindisi, e dell’intero Movimento Femminista brindisino.
Interessanti per comprendere come anche la Puglia partecipasse in pieno al Movimento degli studenti del 77, lo sono i documenti degli studenti fuori sede di Bari, e i materiali provenienti da gruppi anarcocomunisti come l’ORA ( ex Organizzazione Anarchica Pugliese)
Infine , databili all’inizio degli anni 80 sono i materiali prodotti all’intero del Centro Sociale di via Santa Chiara di Brindisi, compresi quelli del Centro di Documentazione Donna che accolse in sé molte delle attiviste del Movimento Femminista brindisino e del Comitato antinucleare e contro le centrali a Carbone di Brindisi
Come Archivio Storico Benedetto Petrone ringraziamo Giulia Litti di aver permesso la catalogazione di questa preziosa documentazione ed il salvataggio quindi della memoria di sacrifici lotte e speranze di una generazione di donne e uomini che anche nella nostra Puglia osarono lottare ,osarono ribellarsi…